Scendiamo in strada per vivere gli spazi pubblici e trasformarli nei palcoscenici delle nostre personalità.
Vogliamo persone erranti, nomadi, ambulanti: sofisticate maschere che, esplorando il proprio sé, possano esprimerlo attraverso nuovi termini.
Siamo esseri ambigui per gli obsoleti radar della nostra cultura, muniti di una immaginaria finanza che sussurra all’orecchio nuove formule propositive. La moneta, d’altro canto, non è null’altro che uno dei nostri splendidi racconti.
Celebriamoci allora nella diversità delle nostre espressioni!
Ognuno metta in vendita la propria personalità sia nel presente dei social che nella futura realtà del suo quotidiano.
Le maschere sono anche le nostre scelte più vere.
Ossessioni, desideri, visioni: i nostri venditori ambulanti vendono la mercanzia della loro identità.
Vistoso o evanescente, il personaggio che ognuno di noi rappresenta divenga primato, eccellenza, mito così da trasformarci infine in allegorie viventi.
Il carretto, guidato dalle Karma B, si aggira per il distretto delle 5vie con musiche e racconti, riscoprendo anfratti e strade, come a rappresentare un vecchio negozio di chincaglieria e propositi nel quale riscoprire importanti relazioni urbane.
Dopo un momento storico che ci ha privato di contatti fisici, di frequentazioni cittadine, vogliamo ritornare alla strada utilizzando la grande arte della performance ed esaltando ciò che abbiamo di più caro: il contatto umano e il confronto.
La vendita ambulante divenga quindi veicolo e manifestazione per rimettere in discussione immaginari condivisi, sessualità alternative e modus vivendi ispirati ad un nostro ancestrale futuro.