CONDIMENTO CALABRO

Storie di rituali saporiti tra immaginifico e terra *

Un giorno mi arriva un invito a partecipare al festival Materia e due cassette cariche di doni di questa regione.

Decido subito di voler reinterpretare tutto realizzando degli scatti che evocassero ciò che è la mia sensazione di  Calabria e costruire un racconto per immagini che suggestionassero rituali e ricette oniriche. Le nostre città meritano sempre una reinvenzione accurata tra folklore e immaginazione. Le identità vanno tenute vive e ben sapide. I riti della magia sempre stuzzicati.

Ed eccoci in studio, con i fotografi Cartacarbone, ho realizzato questi set che parlano di natività di aglio e cipolla, di rossetti al peperoncino che in Calabria si usano per baci furiosi, diademi di corna per celebrazioni della forte femminilità, anfore usurate per composizioni floreali dettate dal tempo. Per una terra dove la bellezza è transitoria e ha una sua magnifica imperfezione.

E poi una foto in cui appare un cuore, ben cucito in un panno di seta, materiale caro a Catanzaro, intorno ad una pietra di mare per elaborare un feticcio in cui alcuni sonagli fuoriescono dalle cuciture come cicatrici.

Dobbiamo ricordarci di far battere e pulsare la nostra terra con tutte le sue ferite e meraviglie tra le nostre mani.

Insomma una terra consigliatissima per tutti gli spiriti accesi e ben conditi.

WORKSHOP

Dove nasce la magia?

è un tema a cui tengo molto.

Credo fortemente che ognuno abbia sorgenti interne dove andare a raccogliere dosi incredibili di magia, bisogna stanarle e riconoscerle.
Tramite la costruzione di feticci indago molto questa pratica.
Ricordo il mio primo oggetto di culto costruito, raccolsi una pietra nella campagna di casa e poi feci stringere tra il palmo delle mani di mio padre e mia madre un pezzo di cera, lo feci poi fondere nel bronzo e innestato nella pietra. Come una bandiera di ció a cui tenevo molto
Un feticcio che mi richiama sempre, inconsciamente, tra rughe di terra e di pelle, alla forza e alla volontà.
Ricordarsi quanta anima e quanto credo, quanta suggestione, bisogna mettere nelle proprie azioni e nelle proprie giornate è un potere pazzesco.
E il fatto che questa pratica trascende da ogni dinamica economica e monetaria è di inestimabile valore.
Quando mi hanno chiesto di partecipare al Materia Festival a Catanzaro ho detto loro che avrei amato fare una piccolo workshop che stimolasse un'azione proprio relazionata a questa idea.
Passeggiare, concentrarsi, selezionare un elemento, una pietra, riconoscerla, volerla, avvolgerla nel tessuto, nella seta, elemento di produzione tipico della città e iniziare così a cucirla.
Crearsi il proprio cuore di pietra. Cucirlo insieme, vederne le ferite da cui far uscire sonagli.
e così suonare, come un battito cardiaco. da soli e insieme.
passeggiare per la città facendolo sentire e risuonare.


Ringrazio tutto il gruppo meraviglioso che si è creato quel giorno tra una pineta e i cortili di Catanzaro.
ringrazio le emozioni profonde di tutti che non hanno avuto vergogna a farsi strada.
Auguro a tutti feticci, animismi, incantesimi e miracoli.
Che il cuore ci galoppi ovunque.

cartacarbone